Molti scelgono lo spumante per Natale ogni anno, ma la selezione cambia con nuove proposte di bottiglie

Con l’avvicinarsi delle feste di Natale, scegliere lo spumante giusto diventa più che una semplice formalità per molte famiglie. Non basta aprire una bottiglia qualsiasi per il brindisi, ma serve trovare un prodotto che si sposi bene con le portate delle cene festive, tenendo conto di gusti e abitudini variegate. Nel vasto mercato delle bollicine, questa operazione può risultare abbastanza complicata. Per cercare di districarsi, sono stati messi a confronto vari spumanti metodo classico, nelle versioni dosaggio zero, extra brut e brut, puntando in particolare sui vini italiani più diffusi e alla portata di tutti. Sono vini versatili, apprezzati spesso non solo all’aperitivo, ma anche con piatti di pesce, crostacei, fritture e formaggi freschi – insomma, prodotti che fanno la differenza durante il periodo natalizio.

C’è un dettaglio non da poco: pur essendo tutti spumanti, le loro modalità di produzione e composizione variano parecchio e questo – come si può immaginare – cambia molto l’esperienza di gusto e olfatto. Proprio tenendo conto di questi aspetti, sono stati analizzati 16 vini rappresentativi, focalizzandosi sui metodi tradizionali regionali e le caratteristiche enologiche che li rendono unici.

La classifica e i prodotti più apprezzati

Dall’analisi emergono due spumanti che si sono messi in evidenza per la qualità generale, raggiungendo lo stesso punteggio di 68. Stiamo parlando di Nicosia Carricante Sicilia DOC Sosta Tre Santi 2020 e Tenute del Cerro Cerrus metodo classico Brut. Entrambi costano meno di 20 euro, un dato importante per chi cerca un buon compromesso tra qualità e prezzo. Proprio per questo, sono vini che calzano a pennello per i brindisi natalizi.

Subito dopo troviamo il Murgo Nerello Mascalese Terre Siciliane IGT 2022, che con un punteggio di 60 e un prezzo appena superiore ai 20 euro, conferma il trend positivo delle bollicine siciliane. Non mancano altre valide alternative che arrivano da zone celebri come Franciacorta e Trentino: per esempio Ca’ de Pazzi Franciacorta DOCG e Altemasi Trento DOC. Entrambi posizionati su livelli qualitativi più che discreti e con prezzi tra i 18 e 21 euro, rappresentano scelte accessibili e affidabili.

Molti scelgono lo spumante per Natale ogni anno, ma la selezione cambia con nuove proposte di bottiglie
Lo spumante scorre nel calice, con delicate bollicine che promettono un brindisi festivo e ricercato. – ristorantelagrifoglio.it

Un fatto curioso: un prezzo più alto non significa necessariamente qualità superiore. Alcuni spumanti biologici, a fronte di metodi produttivi più sostenibili – e quindi più delicati sull’ambiente – non raggiungono punteggi elevatissimi. Ciononostante, restano opzioni interessanti per chi guarda pure alla provenienza e all’impatto ambientale del prodotto.

Come sono stati selezionati e valutati gli spumanti

Per mettere insieme una classifica seria, si è usato un approccio che intreccia valutazioni sensoriali e analisi di laboratorio. I vini sono stati acquistati online, tutti sotto la soglia dei 20 euro, e nella gamma dei metodo classico più venduti in Italia. Quel margine di prezzo rispecchia le abitudini di consumo di buona parte degli appassionati che cercano qualità senza esagerare con la spesa.

Il cuore della valutazione consiste nella degustazione effettuata da un team di 24 esperti, che hanno giudicato ogni bottiglia usando otto parametri: intensità del colore, profumi, sentori di fiori, frutta, note vegetali e spezie, oltre a struttura e persistenza aromatica. Questa parte – tecnicamente molto dettagliata – pesa per il 65% sul punteggio finale, offrendo un ritratto abbastanza nitido della qualità organolettica.

Il restante 35% deriva invece dalle analisi di laboratorio, con particolare attenzione alla concentrazione di anidride solforosa totale. Questo additivo, utile per conservare il vino grazie alle sue proprietà antisettiche e antiossidanti, deve rispettare limiti molto rigidi, soprattutto per i vini biologici. È un aspetto che chi vive in città spesso non percepisce, ma che è decisivo per mantenere freschezza e durata del prodotto.

Grazie a questa combinazione, la classifica evita di fermarsi all’apparenza o a logiche di mercato. Così, l’acquirente può davvero scegliere in modo più consapevole. E durante le feste, quando la differenza tra un brindisi qualunque e un’esperienza sensoriale di qualità conta, queste informazioni hanno valore.

Negli ultimi tempi si nota una crescente attenzione verso materie prime, metodi produttivi e rispetto delle normative ambientali. Aspetti che stanno diventando sempre più decisivi per chi compra vino, segnando un cambio nelle abitudini di convivialità con le bollicine.